La tecnologia al servizio della sicurezza

Le moderne tecnologie ci hanno permesso di affrontare in modo semplice, veloce e sicuro anche casi estremamente complessi, che si affidano a noi dopo aver cercato a lungo una soluzione al loro problema: è una gioia far tornare a masticare e sorridere con denti fissi anche a quei pazienti che avevano ormai perso le speranze!

prof. Mario R. Cappellin, fondatore e direttore della clinica

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    Interventi veloci, precisi, sicuri e senza dolore

    Chirurgia guidata mini invasiva

    L’edentulia totale, vale a dire la mancanza di tutti i denti di una od entrambe le arcate porta diverse conseguenze sia estetiche che funzionali: oltre ad un evidente deficit nella masticazione, si assiste ad un invecchiamento precoce del volto a causa della perdita della dimensione verticale (DVO) della metà inferiore del volto, con una rotazione verso l’alto del mento ed un collasso della tonicità dei muscoli periorali, oltre a un netto riassorbimento osseo.

    In questi casi, nei quali anche la quantità e qualità di osso disponibile per l’inserimento implantare possono non essere del tutto favorevoli, le tecnologie digitali ci permettono un approccio minimamente invasivo computer guidato alla chirurgia per posizionare impianti sfruttando le zone di osso residuo.

    Attraverso un software dedicato di pianificazione, i dati DICOM della TC ConeBeam (tomografia computerizzata volumetrica a bassa dose di raggi, circa 80 volte meno di una TC multislice ospedaliera) ci permettono la visualizzazione tridimensionale della struttura ossea del paziente con la massima precisione (circa 0,1 mm).

    Programmata la posizione e l’angolazione degli impianti dentali rispetto all’osso del paziente, viene realizzata con una stampante 3D una mascherina o guida (dima) chirurgica per un inserimento implantare computer guidato, molto spesso senza la necessità di incidere la gengiva per creare il lembo chirurgico (tecnica flapless) e, di conseguenza, senza suture.

    Questa metodica permette il posizionamento di impianti anche in ossa mascellari molto riassorbite pur nel rispetto delle strutture anatomiche nobili quali seno mascellare, nervo alveolare inferiore (NAI), fosse nasali…

    È infatti possibile posizionare impianti seguendo con precisione inclinazioni difficili da ottenere a mano libera, ma soprattutto non è necessario scollare molto il lembo e la gengiva, perché la guida chirurgica permette di rispettare il progetto computerizzato anche senza bisogno di vedere direttamente l’osso in cui gli impianti vengono inseriti.

    La durata e l’invasività dell’intervento sono decisamente minori rispetto alle metodiche tradizionali, le complicazioni post chirurgiche quali dolore e gonfiore sono ridotte dal momento che non vi è lembo chirurgico ed è quindi possibile riprendere le normali attività quotidiane in breve tempo.

    Questa tecnica presso la nostra clinica viene comunque sempre associata alla metodica di sedazione cosciente e ansiolisi per permettere ai nostri pazienti di vivere serenamente le sedute, soprattutto quelle chirurgiche.

    Se vuoi approfondire il discorso della chirurgia mininvasiva, leggi l’intervista pubblicata sul SOLE24ORE al dr. Mario R. Cappellin, riportata sul nostro blog.

    Implantologia a carico immediato

    Inseriti gli impianti, spesso è possibile consegnare una protesi provvisoria fissa nella giornata stessa dell’intervento, o comunque entro le 24 ore, senza quindi aspettare i 3-4 mesi di guarigione.

    Questo è possibile anche grazie ad uno studio accurato nella fase pre-chirurgica dell’anatomia e dei reperi craniometrici, della dinamica masticatoria e dell’ATM (articolazione tempora-mandibolare), dell’elettromiografia di superficie muscoli masticatori (massetere e temporale), eventuali parafunzioni, in modo tale che la nuova protesi si integri perfettamente con tutto il sistema gnatologico.

    Inoltre viene sempre realizzata una scansione tridimensionale del volto per poter programmare in anticipo l’estetica più adatta a ogni singolo caso, in modo da avere un provvisorio già bello e perfettamente funzionale per poter subito tornare a masticare e sorridere.

    Il vantaggio è ancora più evidente se si pensa a settori anteriori, zone in cui la mancanza di un dente per alcuni mesi è spesso inaccettabile per motivi estetici e per la vita di relazione del paziente (nella foto provvisorio immediato dopo estrazione di diversi denti nell’arcata superiore).
    Un altro vantaggio è dato dal fatto che la corona a carico immediato protegge la gengiva attorno all’impianto dalle infiltrazione batterica, quindi favorisce una guarigione corretta dei tessuti molli.

    Vuoi approfondire? Richiedi gratis il libro “Implantologia e Chirurgia Orale: consigli pre e post operatori per i pazienti”

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